mercoledì 18 gennaio 2006

L'ometto

Alice è passata a casa mia. Non Alice in persona, un suo aiutante.
L'ometto mi ha detto:-Ha detto la signorina Alice che da oggi in poi potrà scrivere sul suo blog a prescindere dal suo orario di lavoro.-
-Ma...-
-Niente ma signore. Il suo blog ha bisogno di lei!-
E se ne è andato.
Dopo neanche un minuto sento suonare di nuovo il campanello. Era di nuovo lui:-Si è dimenticato di firmare la bolla!-
Ho firmato e se ne è andato. Per sbaglio ho firmato "alice" ma l'ometto mi ha praticamente strappato il foglio dalle mani.
Appena chiusa la porta che dà sul vicolo ho pensato "va bene ti accontenterò, il prossimo post ti giuro che l'ometto!"
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11 commenti:

Anonimo ha detto...

m'hanno fatto ridere.

entrambi.

Conrad ha detto...

Eh sì, che coppia l'ometto e l'omesso!

Anonimo ha detto...

ci sarebbe da continuarla, la storiella :)

Conrad ha detto...

Sarei molto contento se tu la volessi continuare. A me sembrava fosse finita ma...

Anonimo ha detto...

eh, non so se mi viene in mente qualcosa di pari valore...

Conrad ha detto...

non ci pensare, quando ti viene scrivila. La possiamo pubblicare su questo blog, oppure la puoi scrivere direttamente sul tuo, è uno di quelli che leggo tutti i giorni. Ne sarei lietamente lieto.
ABBASSO il copyright!

lunanuova ha detto...

...abbiamo in comune una cosa stramba, ché anch'io una volta mi son firmata Alice per sbaglio...

(...ma quanto mi piace questa, ao!)

Conrad ha detto...

Per essere stramba è stramba. A te come è successo? Sognavi?

lunanuova ha detto...

No, avevo letto troppe volte "Attraverso lo specchio"...e ci sono rimasta sotto per un bel po'. E così mi sono firmata "Alice" in una pagina di diario molto stramba anch'essa.

Baci strambi.

Anonimo ha detto...

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Anonimo ha detto...

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